PREMIO MATTEOTTI 2020

Tiziana Giuliani riceve il premio Matteotti 2020 – per l’impegno civile nella scrittura teatrale

L’eco di una piccola storia italiana, parte del più ampio e complesso scenario di guerra, che si consumò negli anni 1943-1944, si fa grande e diventa un’opera teatrale letta, valutata e premiata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con uno dei più prestigiosi riconoscimenti del contesto nazionale contemporaneo. Memoria, ricerca, impegno civico, drammaturgia. Nella miscela sapiente degli elementi che qualificano il testo, “Via Roma, 34. Il gioco interrotto. Storia di una famiglia. I Modigliani: 1943-1944”, scritto e diretto dall’attrice e regista Tiziana Giuliani, l’edizione 2020 del Premio Matteotti individua il miglior talento artistico italiano. Con il racconto teatrale in musica, liberamente ispirato alle vicende della famiglia Modigliani tra San Casciano in Val di Pesa e Firenze 1943-1944, è la fiorentina Tiziana Giuliani, drammaturga e interprete di adozione sancascianese, ad aggiudicarsi la sedicesima edizione del Premio Giacomo Matteotti per la sezione opere letterarie e teatrali. Il premio, indetto dal Governo, è stato assegnato all’artista per la stesura di un’opera che illustra gli ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti.

Il testo nasce da un percorso di ricerche e approfondimenti svolto da Tiziana Giuliani che da anni orienta il suo lavoro artistico nell’indagine e nella valorizzazione dei temi della memoria e dell’impegno civile, individuale e collettivo, in collaborazione con l’associazione Sgabuzzini Storici, costituita da giovani studiosi come Sara Gremoli, Francesco Fusi, e Marta Baiardi dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il supporto prezioso del Comitato per la memoria Irene e l’associazione La Porticciola. “Via Roma, 34. Il gioco interrotto” ricostruisce le vicende di alcuni ebrei fiorentini residenti a San Casciano, gli Sternfeld e i Modigliani, negli anni 1943-1944. L’opera è stata finanziata dal Comune di San Casciano nell’ambito del progetto biennale legato all’iniziativa, promossa e voluta dall’amministrazione comunale, che ha visto nel 2018 incorporare nel selciato stradale di via Roma le pietre di inciampo in memoria di Paolo Sternfeld e Giacomo Modigliani, arrestati il 17 ottobre del 1943, deportati nei campi di prigionia e concentramento a Fossoli, nei pressi di Carpi, e assassinati dalle truppe nazifasciste ad Auschwitz nel 1944. Le pietre d’inciampo sono installate a partire dal 1995 in tutta Europa dall’artista tedesco Gunter Demnig. “Prima di essere spettacolo – dichiara Tiziana Giuliani – allestito e interpretato con il coinvolgimento dei miei giovani allievi del Teatro dei Passi – Arcazzurraformazione, “Via Roma, 34. Il gioco interrotto” è una prova di scrittura teatrale, fondata non solo sulla rievocazione di date, luoghi, persone ma sull’amplificazione dei sentimenti, degli stati d’animi più profondi. E’ un susseguirsi di immagini delicate ed espressioni poetiche che estendono il ricordo di un vissuto che va oltre la ricostruzione di quei tragici avvenimenti”. Nella grammatica teatrale di Tiziana Giuliani il tempo dell’orrore della Shoa lascia spazio all’innocenza di una bambina, Letizia Modigliani, figlia di Giacomo, e la descrizione della paura, del senso di ingiustizia e di impotenza prende straordinariamente il sopravvento. “Sono onorata di ricevere questo premio che sancisce un lungo percorso di produzione e ricerca teatrale – commenta la drammaturga – è una piccola tragica storia di vita, una delle innumerevoli schiacciate nell’identità dall’oppressione nazifascista che oggi in qualche modo rinasce e si riscatta in nome della libertà e dell’uguaglianza dei diritti umani. E di questo sono felice, perché la memoria può moltiplicare il proprio valore in modo esponenziale se nel presente lavoriamo tutti trasversalmente per tenerla viva, per farla vibrare anche in coloro che non hanno mai vissuto né ereditato il ricordo del sacrificio della guerra”.

Lo spettacolo ha debuttato al Teatro comunale Niccolini di San Casciano in occasione della Giornata della Memoria nel 2019. “Un’attrice di grandi capacità umane e professionali che riceve un premio meritatissimo – commenta l’assessore alla Cultura Maura Masini – il suo lavoro, guidato da un serio e talentuoso cammino artistico sulle tracce della storia locale che elabora e individua testimonianze inedite, aggiunge un tassello importante alla ricostruzione del patrimonio storico sancascianese. Rivolgiamo i migliori auguri a Tiziana Giuliani perché possa continuare a realizzare progetti di altissimo valore, come quello premiato dal Governo, che identificano e promuovono la conoscenza teatrale attraverso i valori della partecipazione e della cittadinanza attiva”. Soddisfazione è stata espressa anche dagli storici Sara Gremoli e Francesco Fusi. “L’importante premio dato al testo scritto da Tiziana Giuliani – hanno aggiunto – assume per noi un significato particolare in quanto riconosce il valore della conservazione della memoria e della divulgazione della conoscenza storica attraverso un approccio di tipo multidisciplinare, tra cui il teatro, adottato nel territorio da Sgabuzzini Storici”. La Commissione giudicatrice per l’assegnazione del Premio Giacomo Matteotti è presieduta dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Chieppa ed è composta da Silvia Calandrelli, Stefano Caretti, Emanuela Giordano Meschini. Francesco Maria Chelli, Angelo Sabatini e Bruno Tobia. Tiziana Giuliani sarà premiata il 3 dicembre alle ore 11 nella sala Verde di palazzo Chigi compatibilmente con le misure urgenti del governo stabilite dal governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

La storia dei Modigliani

Le vicende di queste due famiglie ebree riguardano da vicino la memoria del nostro territorio. La famiglia Modigliani sfollò a San Casciano in Val di Pesa già nel 1942 per la paura dei bombardamenti sulla città di Firenze. Dopo l’8 settembre del 1943 la madre e i figli della famiglia Modigliani tornarono a Firenze, nascosti in una pensione di via Cavour. A Firenze, la “persecuzione delle vite” degli ebrei durò undici mesi, a partire da quella mattina dell’11 settembre 1943 in cui i tedeschi occuparono la città. La caccia all’uomo che si scatenò da allora portò alla deportazione di centinaia di persone. Giacomo Modigliani coniuge di Elena Castelli e Paolo Sternfeld coniuge di Olga Castelli furono arrestati a San Casciano in Val di Pesa nell’ottobre 1943. Elena Castelli e i figli Vittorio Modigliani e Letizia Modigliani furono invece arrestati a Firenze. Al momento dell’arresto Elena Castelli riuscì a lasciare la figlia Letizia alle suore del carcere femminile di Santa Verdiana mentre Giacomo, Paolo, Elena e Vittorio furono deportati ad Auschwitz.

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DISCRIMIGRAZIONI 2018

  • VENERDI’ 6 LUGLIO 2018 ore 21.00

Prima Nazionale

Arena dentro le Mura (Piazza Samonà), San Casciano V.P. (Fi)

  • SABATO 7 LUGLIO 2018 ore 21.00

Spazio teatrale estivo, Figline Valdarno (Fi)

Progetto artistico

Descrizione attivitàpreviste dal progetto, luoghi, durata e periodo

Il progetto DiscriMigrazioni è la conclusione di un percorso creativo sui temi dell’immigrazione e dell’inclusione. Nel 2015 la piece Un mondo nuovo non è mai N.A.T.O. coinvolgeva alcuni richiedenti asilo del Comune di S.Casciano V.P. Nel 2017 nell’ambito del progetto Teatro Senza Confini finanziato dall’UNAR è nato lo spettacolo Morte accidentale di un somalo che ha debuttato al Festival Internazione di Teatro Azione 2017.I soggetti del nostro studio e approccio culturale/spettacolare erano allora gli immigrati di prima generazione ospitati presso le strutture di accoglienza dei comuni dell’Unione Chianti Fiorentino. Il prossimo progetto sarà rivolto a giovani di seconda generazione del territorio per l’ideazione e la messa in scena di uno spettacolo sui temi del confronto con l’altro e la multiculturalità. Il progetto si attiverà nel periodo tra marzo e luglio 2018. Il percorso formativo e produttivo sarà realizzato nei comuni di S. Casciano V.P. e Figline V.no, presso le sedi delle associazioni partner. Il debutto dello spettacolo è previsto per Luglio presso i rispettivi teatri comunali con repliche a Firenze e Grenoble. Le attività progettuali si svilupperanno per risultati:

  1. La realizzazione di un percorso formativo laboratoriale 1.1 Con il supporto di Forum Cittadini Insieme, CASTO e Anelli Mancanti, saranno individuati 10 giovani di seconda generazione interessati a intraprendere un percorso finalizzato alla raccolta di materiali artistici basato sul confronto con le diverse realtà regionali legate al tema dell’immigrazione 1.2 I 10 giovani saranno affiancati da 4 attori professionisti di Laboratorio Amaltea e di Collectif Libertalia. Sotto la direzione artistica di P. Duquesne essi coinvolgeranno il gruppo nella realizzazione di 3 incontri formativi dove i 10 partecipanti impareranno le tecniche di raccolta di materiali artistici (teatro immagine, forum, giornale) che il gruppo dovrà applicare in incontri itineranti sul territorio 1.3 Il gruppo realizzerà un percorso itinerante di raccolta artistica e incontro interculturale che lo porterà a conoscere e confrontarsi con realtà legate all’immigrazione e alla multiculturalità nel territorio toscano. Durante gli incontri i giovani saranno i protagonisti dei laboratori creativi; utilizzando le tecniche partecipative di teatro azione apprese nella fase di formazione, raccoglieranno input artistici legati alle tematiche del confronto con l’altro e le migrazioni. Gli incontri si realizzeranno in collaborazione con Oxfam Italia (2 incontri presso i centri di migranti richiedenti asilo di S.Casciano e Firenze), Coordinamento delle Associazioni Senegalesi della Toscana (CASTO) (2 incontri con la comunità senegalese toscana); Centro interculturale regionale Gli Anelli Mancanti (2 incontri con i ragazzi stranieri che frequentano la scuola di italiano e le attività dell’associazione). Attraverso gli incontri i giovani di seconda generazione coinvolti nel processo creativo avranno la possibilità di confrontarsi con le molte sfaccettature delle migrazioni contemporanee (accoglienza, discriminazione, inclusione, identità, attivismo), raccogliendo materiali video, audio, immagini ed esperienze che poi rielaboreranno a fini artistici 1.4 Dal gruppo di lavoro saranno individuati gli aspiranti attori che formeranno con i 4 operatori- attori il cast dello spettacolo. Arca Azzurra, nella persona di L. Frosali, accompagnerà il gruppo attraverso la realizzazione di un percorso nel quale gli operatori-attori daranno vita al processo creativo. Ogni partecipante rielaborerà i materiali raccolti offrendo spunti e contenuti allo spettacolo finale
  2. La realizzazione di uno spettacolo conclusivo 2.1 Arca Azzurra produrrà la messa in scena dell’opera, sia contrattualizzando gli artisti e i collaboratori coinvolti, sia partecipando alla supervisione drammaturgica e alla realizzazione di scene, costumi e luci 2.2 All’interno delle programmazioni della stagione 2018/19 dei teatri di S.Casciano e Figline ci sarà il debutto dello spettacolo (Luglio 2018)
  3. La realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e promozione rivolta ai cittadini dei territori coinvolti (con focus sui giovani e le scuole del territorio) 3.1 L’Ufficio Educazione di Oxfam Italia, con la collaborazione di Istituto Comprensivo di S.Casciano V.P. e Coop21, realizzerà 8 incontri di Educazione alla cittadinanza globale in scuole primarie e secondarie del comune, con il supporto di operatori di strada e giovani del territorio Chianti/Valdarno 3.2 Oxfam Italia guiderà gli alunni delle scuole, i giovani del territorio e gli immigrati coinvolti in una passeggiata Mygrantour a Firenze, dove i partecipanti potranno conoscere l’essenza dei luoghi più rappresentativi delle comunità di stranieri 3.3 Le associazioni partner realizzeranno eventi ad hoc di sensibilizzazione e diffusione finalizzati alla condivisione dei risultati del progetto e alla promozione della partecipazione del pubblico

Identità e riconoscibilità del progetto in relazione agli obiettivi indicati, con particolare riferimento alla partecipazione di immigrati alle attività previste e al confronto interculturale

Il progetto“DiscriMigrazioni”si fonda sull’idea che il superamento di ogni forma di discriminazione possa avvenire soltanto attraverso la comprensione dell’altro. Nel contesto di un mondo sempre più globalizzato e multiculturale questo processo passa inevitabilmente anche dalla comprensione del complesso fenomeno delle migrazioni contemporanee.

Il presente progetto propone un percorso in primo luogo conoscitivo ed in seguito rappresentativo dell’“identità migrante”, attraverso un mez o potente: quello del Teatro. La metodologia del Teatro Azione accompagnerà tutte le fasi del processo creativo con la sua duplice funzione:artistica, con il fine di condividere l’esperienza della creazione teatrale e della recitazione e sociale, incoraggiando la presa di coscienza degli individui che parteciperanno rispetto alle tematiche che li riguardano in prima persona.Arca Azzurra Teatro si avarrà della collaborazione di Patrick Duquesne come direttore artistico e di Collectif Libertalia e Laboratorio Amaltea come incubatori creativi della produzione finale.

L’obiettivo specifico del progetto è quello di promuovere il dialogo interculturale nel territorio toscano utilizzando il Teatro Azione come veicolo di sensibilizzazione e cambiamento sociale.

Per raggiungere tale obiettivo si realizzerà uno spettacolo teatrale multiculturale che sarà frutto di un percorso di incontri/laboratori che coinvolgeranno sia attori professionisti che interpreti provenienti da un percorso di vita legato all’immigrazione nel nostro Paese. 10 giovani immigrati di seconda generazione saranno coinvolti nella creazione di un gruppo di lavoro che darà il via ad un processo itinerante di raccolta di materiali artistici che farà tappa presso varie Associazioni di immigrati o legate al mondo dell’immigrazione (Oxfam Italia, CASTO, Gli Anelli Mancanti).

I Paesi di provenienza degli immigrati coinvolti saranno molteplici: i Paesi di origine, Comunitari e non, dei giovani di seconda generazione, la Comunità Senegalese raggruppata sotto la rete CASTO, i migranti residenti a Firenze provenienti principalmente dal Nord Africa e dall’Africa Sub-Sahariana oltre che dal medio-oriente che partecipano alle attività del Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti” ed infine i giovani richiedenti asilo di molteplici provenienze accolti da Oxfam Italia. Si darà così vita ad un confronto fra differenti esperienze migratorie (vecchie e nuove) e diverse forme di interazione con la cultura di origine e con quella ospitante (prime e seconde generazioni).

I diversi background dei partecipanti e le varie forme di integrazione e resilienza culturale saranno un terreno fertile da cui attingere input per il processo creativo dell’opera.Lo spettacolo teatrale sarà pertanto una somma di esperienze: non soltanto quelle dei 10 giovani di seconda generazione, ma anche quelle di tutti i partecipanti alla fase laboratoriale di raccolta dei materiali. Questi ultimi, infatti, contribuiranno con le proprie storie personali e le proprie riflessioni a dare forma e voce allo spettacolo finale. Saranno in totale circa 300 gli immigrati provenienti dalle varie realtà associative coinvolte a contribuire al contenuto della rappresentazione finale poichè gli spunti soggettivi e le testimonianze di ciascuno influenzeranno inevitabilmente il processo creativo. La sensibilità dei giovani di seconda generazione sarà il filtro che darà forma e interpretazione alle esperienze raccolte durante la fase itinerante.

L’aspetto della coscientizzazione riguardante i temi dell’immigrazione e della promozione del dialogo interculturale saranno inoltre amplificati dalle attività previste dalla campagna di sensibilizzazione. Parallelamente allo sviluppo della fase laboratoriale e a quella di produzione dell’opera finale, verrà realizzata una campagna comunicativa, che avrà come scopo non solo quello di promuovere la partecipazione al debutto dello spettacolo ma anche quello di diffondere la comprensione dei temi centrali affrontati dal progetto soprattutto nel target giovanile. Pertanto, con l’ausilio di Oxfam Italia saranno realizzati incontri nelle scuole e con giovani del territorio una passeggiata interculturale Mygrantour, finalizzata alla sensibilizzazione di bambini e giovani sui temi del multiculturalismo e la Cittadinanza Globale. Inoltre, ciascuna delle associazioni partner realizzerà durante lo svolgimento del progetto, eventi di sensibilizzazione presso le proprie sedi associative, promuovendo lo spettacolo finale e le attività del progetto stesso. In questo modo, gli immigrati residenti coinvolti nel progetto, si faranno promotori diretti della campagna e supporteranno la fase di sensibilizzazione all’interno delle associazioni di cui fanno parte e nelle proprie comunità.

Qualità del lavoro artistico e della direzione artistica, esperienza professionale degli artisti coinvolti in relazione allo specifico delle attività progettuali presentate

Arca Azzurra Teatro, compagnia residente del Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa, è attiva da oltre 30 anni realizzando opere teatrali di altissimo livello e ottenendo riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Dal 1983 la compagnia, grazie alla regia di Ugo Chiti, ha messo in scena numerosissime opere che costituiscono oramai il vasto repertorio teatrale di ampio respiro di Arca Azzurra.

Arca Azzurra ha lavorato inoltre nell’ambito della multiculturalità nel 2015, con la piece Un mondo nuovo non è mai N.A.T.O. e nel 2017 nell’ambito del progetto Teatro Senza Confini finanziato dall’UNAR dove è nato lo spettacolo Morte accidentale di un somalo che ha debuttato al Festival Internazionale di Teatro Azione 2017.

Collectif Libertalia è una compagnia teatrale belga che sin dalla sua formazione è stata caratterizzata da un forte impegno sociale, espresso tramite la realizzazione di percorsi laboratoriali e opere teatrali volte a dare voce ai gruppi sociali più deboli. Proprio utilizzando il Teatro Azione, metodologia proposta anche durante il presente progetto, Collectif Libertalia ha collaborato con associazioni, scuole e carceri, intervenendo in contesti di marginalità e promuovendo il cambiamento sociale tramite l’espressione artistica.

Nel 2005, dall’incontro di Patrick Dusquesne (direttore artistico del percorso laboratoriale proposto dal presente progetto), regista belga del Collectif Libertalia e Luigi Frosali (che si occuperà della supervisione artistica dell’opera finale) nasce “Laboratorio Amaltea”, uno spazio culturale di aggregazione e formazione artistica. Lo stesso anno viene realizzata a San Casciano Val di Pesa la prima edizione del Festival Internazionale di Teatro Azione, appuntamento che si è ripetuto ogni estate grazie al connubio fra Arca Azzurra Teatro, Collectif Libertaria e Laboratorio Amaltea e all’impegno di decine di artisti italiani e stranieri che hanno partecipato alla sua realizzazione.

La presente proposta progettuale si basa pertanto su solide basi per quanto riguarda l’esperienza e la professionalità del direttore artistico e degli attori/animatori teatrali coinvolti: Luigi Frosali sarà una garanzia per quanto concerne la supervisione artistica dell’opera finale, grazie alla sua pluridecennale esperienza di regista e attore. Arca Azzurra Teatro si occuperà inoltre degli aspetti amministrativi e della produzione artistica dello spettacolo finale. Patrick Duquesne, avvalendosi di un gruppo di collaboratori di alta professionalità sia italiani che stranieri provenienti da Collectif Libertalia e Laboratorio Amaltea, si occuperà della creazione e della realizzazione del percorso laboratoriale partecipativo rivolto alle seconde generazioni e ai migranti. Grazie alla sua lunga esperienza nell’ambito del Teatro Sociale e alla sua dimestichezza con contesti di marginalità, sarà la persona più idonea alla formazione artistica del gruppo iniziale di 10 giovani di seconda generazione sulle tecniche del Teatro Azione. Il gruppo di collaboratori provenienti da differenti realtà teatrali non chè da differenti Paesi darà un appoggio solido ai giovani coinvolti nel processo laboratoriale per incrociare esperienze e sensibilità.

L’opera teatrale finale debutterà a Luglio 2018 nei teatri Niccolini di S,.Casciano Val di Pesa e Garibaldi di Figline Incisa Valdarno, conferendo grande visibilità e diffusione al Progetto DiscriMigrazioni. Grazie alla lunga storia sul territorio di Arca Azzurra Teatro, da più di 30 anni compagnia residente al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa, il partenariato con l’Unione dei Comuni del Chianti Fiorentino sarà solido e collaudato. Con il proprio patrocinio l’unione dei Comuni e il Comune di Figline V.no si impegneranno a mettere a disposizione spazi ed attrezzature per la realizzazione dei laboratori e dello spettacolo finale.

Arca Azzurra Teatro e Laboratorio Amaltea hanno già collaborato infine anche con Oxfam Italia coinvolgendo alcuni richiedenti asilo nell’edizione 2015 del Festival Internazionale di Teatro Azione con la piece “ Un mondo nuovo non è mai N.A.T.O.” e nel 2017 nello spettacolo “Morte accidentale di un somalo” finanziato da UNAR.

Queste collaborazioni rappresenteranno il punto di partenza per la produzione di un’opera importante per valore e contenuto dal punto di vista territoriale, identitario e sociale, rendendo le giovani generazioni coinvolte, le protagoniste di un percorso dinamico, costruttivo e multiculturale.

Partecipazione di giovani di seconda generazione in ruoli creativi e di rilievo nell’interpretazione ed esecuzione del lavoro proposto

L’intera proposta relativa al progetto DiscriMigrazioni si centra su un percorso partecipativo e creativo laboratoriale in cui i protagonisti sono i giovani di seconda generazione provenienti dalle associazioni CASTO (Coordinamento delle Associazioni Senegalesi in Toscana) e Forum Cittadini Insieme, assieme ai giovani stranieri provenienti dalla varie realtà associative partner, ovvero Oxfam Italia, CASTO e Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti” che saranno coinvolti nelle varie tappe del percorso creativo itinerante.

I 10 giovani di seconda generazione individuati da CASTO (giovani di seconda generazione provenienti da famiglie senegalesi in Toscana) e Forum Cittadini Insieme (giovani di seconda generazione provenienti da famiglie rumene, bengalesi, cilene residenti nel territorio dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino), saranno inizialmente formati dagli operatori professionisti di Collectif Libertalia e Laboratorio Amaltea sulle tecniche dinamiche di raccolta di materiali artistici afferenti al Teatro Azione (Teatro Forum, Teatro Immagine, Teatro Giornale). Ultimata la formazione, i giovani parteciperanno ad un percorso itinerante mediante il quale, assieme agli operatori, andranno ad incontrare le altre realtà associative partner coinvolte nel progetto (Oxfam Italia, CASTO e Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti”). Durante questi incontri, i giovani di seconda generazione contribuiranno a facilitare i laboratori artistici e raccoglieranno i materiali prodotti riguardanti i temi dell’immigrazione, l’identità e la valorizzazione culturale, il confronto e la discriminazione della popolazione immigrata in Italia. I 10 giovani potranno portare il loro punto di vista all’interno dei laboratori, arricchendolo con le esperienze e le storie di migrazione vecchie e nuove con le quali si confronteranno lungo il percorso. Una volta ultimata la fase itinerante, saranno loro stessi a sistematizzare, proporre e definire i contenuti dell’opera finale, fondendo le proprie esperienze personali con quelle raccolte ed elaborate durante il ciclo di incontri. Attraverso il Teatro Azione, i giovani partecipanti di seconda generazione si formeranno sia come attori di teatro (o apprendisti tali) che come attori sociali in quanto soggetti di una progettualità sociale. Almeno la metà dei giovani, in base alle proprie attitudini ed interessi, prenderanno parte come attori alla messa in scena dell’opera finale e avranno la possibilità di replicare lo spettacolo nelle altre sedi (Firenze, Figline, Grenoble). I ruoli principali dell’opera saranno da loro interpretati.

Attraverso il percorso laboratoriale, saranno coinvolti nel processo creativo anche i giovani immigrati provenienti dalle realtà associative afferenti ai partner di progetto Oxfam Italia, CASTO e Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti”.

Durante i laboratori organizzati in collaborazione con Oxfam Italia i partecipanti agli incontri saranno ragazzi e ragazze (media 23 anni) richiedenti asilo provenienti dai centri di accoglienza SPRAR gestiti da Oxfam Italia in provincia di Firenze. I giovani coinvolti, vittime molto spesso di discriminazioni legate al proprio status di richiedenti protezione internazionale e/o a dinamiche di sfruttamento legate al caporalato e la tratta, potranno contribuire ai laboratori attraverso le loro esperienze di vita vissuta.

Durante gli incontri con il Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti” saranno invece i giovani immigrati di Firenze che partecipano alle attività dell’associazione (scuola di alfabetizzazione, attività sportive, sportello legale, laboratorio teatrale, attività di integrazione) che avranno la possibilità di confrontarsi con i temi affrontati dal progetto, arricchendo i laboratori con le proprie esperienze di integrazione culturale e partecipazione attiva all’interno del tessuto sociale fiorentino.

Infine, durante gli incontri laboratoriali con la comunità senegalese toscana (una delle comunità più numerose ed attive dal punto di vista dello scambio interculturale in Toscana) raggruppata attraverso le associazioni che compongono CASTO, sarà possibile affrontare le tematiche dell’inclusione, la valorizzazione dell’identità culturale, il confronto e l’attivismo sociale delle popolazioni immigrate residenti da più tempo in Italia.

In totale saranno più di 300 gli stranieri provenienti da una storia di immigrazione in Italia (recente o passata) che parteciperanno agli incontri dei laboratori creativi. Attraverso le loro storie e le loro esperienze personali, filtrate e rielaborate dalla sensibilità dei 10 giovani di seconda generazione, contribuiranno a dare corpo e contenuto all’opera finale.

Laboratori di Teatro

condotti da Patrick Duquesne, Samuel Osman, Marco Borgheresi

  • Lunedì 09 aprile 2018 dalle 15.00 alle 18.00
  • Venerdì 13 aprile 2018 dalle 15.00 alle 18.00
  • Lunedì 16 aprile 2018 dalle 15.00 alle 18.00
  • Lunedì 30 aprile 2018 dalle 14.30 alle 18.00
  • Mercoledì 09 maggio 2018 dalle 18.30 alle 20.30
  • Mercoledì 16 maggio 2018 dalle 19.30

Regista e ideatore dello spettacolo: Patrick Duquesne (Collectif Libertalia)

Attori: Corinne Aron e Julie de Cook (Collectif Libertalia), Samuel Osman e Marco Borgheresi (Laboratorio Amaltea)

Disegno luci: Marco Messeri (Arca Azzurra Teatro)

Scenografia e costumi: Lucia Socci (Arca Azzurra Teatro)

Organizzazione e logistica: Teresa Gargani (Arca Azzurra Teatro) e Marco Bruni (Oxfam Italia)

Qualità della proposta mirata al coinvolgimento del pubblico con particolare riferimento alle nuove generazioni e alla comunità di immigrati sul territorio

Grazie alla rete di partner istituzionali e associativi aderenti al progetto DiscriMigrazioni, i cittadini del territorio saranno coinvolti in più fasi e secondo modalità differenti.

Sarà innanzitutto dato ampio spazio alla partecipazione attiva dei giovani (stranieri e non) del territorio.

Coordinamento delle Associazioni Senegalesi in Toscana (CASTO) e Forum Cittadini Insieme garantiranno la partecipazione del target giovanile di seconda generazione, coinvolgendo nella formazione del gruppo di lavoro iniziale giovani nati in Italia e provenienti da famiglie di immigrati residenti sul territorio collegate alle rispettive associazioni. Così i ragazzi di seconda generazione provenienti da famiglie senegalesi, peruviane, rumene, bengalesi, cilene o miste, ormai da anni in Italia, saranno coinvolti attivamente durante l’intero percorso formativo e creativo finalizzato alla produzione dell’opera finale.

Sarà dedicato anche un ampio spazio alla partecipazione delle giovani generazioni italiane residenti sul territorio. Grazie al lavoro delle associazioni partner che da anni lavorano con le fasce più giovani della popolazione locale (Coop21/Educatori di strada) saranno realizzate in collaborazione con l’Unione Comunale del Chianti Fiorentino e con il Comune di Figline Valdarno (sostenitrici e partner del progetto) una campagna comunicativa di promozione e delle iniziative finalizzate a incentivare i giovani alla partecipazione allo spettacolo finale, a sostenere il confronto giovanile rispetto ai temi trattati e facilitare la condivisione dei risultati delle attività del progetto. L’associazione Mezcla creerà un blog del progetto DiscriMigrazioni, condividendo attraverso social networks e canali multimediali le iniziative del progetto, pubblicando il calendario degli eventi e le foto dei laboratori.

Saranno coinvolti nelle attività del progetto anche i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo livello del territorio grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo di S. Casciano V.P. e l’organizzazione internazionale non governativa Oxfam Italia. L’Ufficio Educazione di Oxfam Italia, specializzato da anni nella promozione dell’Educazione alla Cittadinanza Globale (http://www.oxfamitalia.org/oxfam-per-le-scuole-nuove-proposte-educative-per-la-s-2015-2016/), organizzerà una serie di incontri-laboratori educativi per le classi delle scuole elementari e medie del territorio finalizzati ad affrontare in modo ludico le tematiche della discriminazione e del pregiudizio. I giovani partecipanti potranno così diventare adulti maggiormente consapevoli e futuri cittadini responsabili, impegnati in una società più giusta e solidale. I ragazzi delle scuole saranno invitati gratuitamente alla visione dello spettacolo.

I ragazzi delle scuole, assieme ai giovani di seconda generazione che parteciperanno al percorso laboratoriale, saranno invitati a partecipare a una passeggiata multiculturale Mygrantour (http://www.mygrantour.org/migrantour-firenze/) organizzata da Oxfam Italia nella città di Firenze. Attraverso questa passeggiata i giovani potranno conoscere i luoghi nascosti e i contesti multiculturali rappresentativi delle numerose comunità di stranieri (somala, marocchina, pakistana, israeliana) che hanno contribuito a riscrivere la storia recente di Firenze. Una guida multiculturale li porterà a conoscere macellerie halal, luoghi di aggregazione comunitaria, luoghi di culto e a discutere con persone provenienti da tutto il mondo che racconteranno loro il proprio percorso migratorio che li ha condotti in Italia. Attraverso la passeggiata i giovani avranno la possibilità di conoscere la faccia multiculturale del territorio favorendo così la comprensione e il rispetto reciproco delle future generazioni.

Le comunità di immigrati del territorio saranno coinvolte da CASTO, Oxfam Italia, Centro Interculturale Regionale “Gli Anelli Mancanti” e Forum Cittadini Insieme. CASTO garantirà la partecipazione agli eventi dei membri delle comunità senegalese in Toscana, facilitando in questo modo la diffusione dei risultati dei laboratori e la partecipazione allo spettacolo teatrale presso le comunità di origine dei partecipanti. Forum Cittadini Insieme e Centro interculturale regionale Gli Anelli Mancanti faciliteranno la partecipazione allo spettacolo delle comunità straniere di appartenenza dei giovani coinvolti nei laboratori. Oxfam Italia, grazie ai propri uffici di cooperazione internazionale e l’ampia rete di organizzazioni coordinate all’interno della Confederazione Oxfam International (presente in 17 paesi del mondo), avrà la possibilità di condividere gli obiettivi e i risultati del progetto in ambito internazionale fino ai paesi di origine dei giovani stranieri coinvolti nel laboratorio.

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